Ri-suoni d'Alpe

L’opera pensata per l’estate 2022 è composta da suoni naturali e brevi testimonianze umane (nei vari dialetti) registrati anche sul campo, effetti sonori, musica dal vivo emozionale e parole evocative.
I suoni che ogni luogo sprigiona vengono amplificati e diventano colonne portanti di quella che diverrà una vera e propria partitura emozionale, una sinfonia poetica dal ritmo circolare, secondo il principio naturale “nulla ha inizio, nulla ha fine, tutto si trasforma”. In questa circolarità giocano tra loro le parole delle persone, la memoria, il paesaggio sonoro come il canto degli uccelli o il vociare dei viandanti.
C’è un naturale intrecciarsi tra suoni, parole e musica, come nel paesaggio di montagna, dove gli elementi si fondono e confondono.
La fruizione dell'opera sonora è pensata con l'utilizzo di cuffie wireless per sentire il “suono dentro”, un’esperienza sensoriale che invita al rilassamento, all’ascolto, alla contemplazione del paesaggio alpestre circostante, alla calma.
Vivere il luogo in tutta la sua poesia e con tutti i sensi, comodamente sdraiati in un prato, seduti a terra. Perché il semplice ascoltare, immersi in un paesaggio magnifico, possa riempirci di bellezza e positività e farci risuonare l’anima.
L’esperienza si trasforma così, più che in un concerto, in una performance interattiva in cui ad un sonoro registrato e programmato, i musicisti/ performance suonano, anche improvvisando, talvolta con brani strutturati (in chiave acustica ed ispirata) sempre alla ricerca dell’equilibrio tra suoni della natura (reali, ripresi dal vivo al momento o registrati). Nel sonoro, si alternano, secondo una composizione fatta ad hoc, ma che dura tra 15 minuti o 20 al massimo, suoni della natura di montagna, parole registrate, in particolare con il focus dell’alpeggio, del formaggio...o del bosco.